
Il Consiglio Nazionale dell'Ordine manifesta preoccupazione per il riassetto territoriale delle Corti di Giustizia Tributaria di primo e secondo grado, annunciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sottolineando - con un comunicato stampa - la propria contrarietà a qualsiasi revisione che possa ostacolare la giustizia tributaria. La radicale revisione della distribuzione territoriale delle Corti, sottolinea la Categoria, potrebbe avere ripercussioni sull'accesso alla giustizia tributaria da parte dei cittadini contribuenti. Il riassetto prevedrebbe, infatti, una riduzione del numero delle sedi complessive e una soppressione delle sezioni distaccate, che potrebbero incidere sulla qualità e tempestività delle decisioni, allontanando il cittadino da un sistema giudiziario agevole. Il Consiglio ribadisce, inoltre, che "qualsiasi revisione della distribuzione delle Corti di Giustizia Tributaria deve avvenire nel pieno rispetto dei principi costituzionali, garantendo un accesso equo ed efficace alla giustizia". "In particolare - si legge nella nota - occorre considerare il principio di decentramento amministrativo, sancito dall’articolo 5 della Costituzione, il diritto alla tutela giurisdizionale, garantito dall’articolo 24, e il principio del giusto processo, stabilito dall’articolo 111, che prevede un giudice terzo e imparziale".
Il Consiglio Nazionale dell'Ordine manifesta preoccupazione per il riassetto territoriale delle Corti di Giustizia Tributaria di primo e secondo grado, annunciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sottolineando - con un comunicato stampa - la propria contrarietà a qualsiasi revisione che possa ostacolare la giustizia tributaria. La radicale revisione della distribuzione territoriale delle Corti, sottolinea la Categoria, potrebbe avere ripercussioni sull'accesso alla giustizia tributaria da parte dei cittadini contribuenti. Il riassetto prevedrebbe, infatti, una riduzione del numero delle sedi complessive e una soppressione delle sezioni distaccate, che potrebbero incidere sulla qualità e tempestività delle decisioni, allontanando il cittadino da un sistema giudiziario agevole. Il Consiglio ribadisce, inoltre, che "qualsiasi revisione della distribuzione delle Corti di Giustizia Tributaria deve avvenire nel pieno rispetto dei principi costituzionali, garantendo un accesso equo ed efficace alla giustizia". "In particolare - si legge nella nota - occorre considerare il principio di decentramento amministrativo, sancito dall’articolo 5 della Costituzione, il diritto alla tutela giurisdizionale, garantito dall’articolo 24, e il principio del giusto processo, stabilito dall’articolo 111, che prevede un giudice terzo e imparziale".Il Consiglio Nazionale dell'Ordine manifesta preoccupazione per il riassetto territoriale delle Corti di Giustizia Tributaria di primo e secondo grado, annunciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sottolineando - con un comunicato stampa - la propria contrarietà a qualsiasi revisione che possa ostacolare la giustizia tributaria. La radicale revisione della distribuzione territoriale delle Corti, sottolinea la Categoria, potrebbe avere ripercussioni sull'accesso alla giustizia tributaria da parte dei cittadini contribuenti. Il riassetto prevedrebbe, infatti, una riduzione del numero delle sedi complessive e una soppressione delle sezioni distaccate, che potrebbero incidere sulla qualità e tempestività delle decisioni, allontanando il cittadino da un sistema giudiziario agevole. Il Consiglio ribadisce, inoltre, che "qualsiasi revisione della distribuzione delle Corti di Giustizia Tributaria deve avvenire nel pieno rispetto dei principi costituzionali, garantendo un accesso equo ed efficace alla giustizia". "In particolare - si legge nella nota - occorre considerare il principio di decentramento amministrativo, sancito dall’articolo 5 della Costituzione, il diritto alla tutela giurisdizionale, garantito dall’articolo 24, e il principio del giusto processo, stabilito dall’articolo 111, che prevede un giudice terzo e imparziale".Il Consiglio Nazionale dell'Ordine manifesta preoccupazione per il riassetto territoriale delle Corti di Giustizia Tributaria di primo e secondo grado, annunciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sottolineando - con un comunicato stampa - la propria contrarietà a qualsiasi revisione che possa ostacolare la giustizia tributaria. La radicale revisione della distribuzione territoriale delle Corti, sottolinea la Categoria, potrebbe avere ripercussioni sull'accesso alla giustizia tributaria da parte dei cittadini contribuenti. Il riassetto prevedrebbe, infatti, una riduzione del numero delle sedi complessive e una soppressione delle sezioni distaccate, che potrebbero incidere sulla qualità e tempestività delle decisioni, allontanando il cittadino da un sistema giudiziario agevole. Il Consiglio ribadisce, inoltre, che "qualsiasi revisione della distribuzione delle Corti di Giustizia Tributaria deve avvenire nel pieno rispetto dei principi costituzionali, garantendo un accesso equo ed efficace alla giustizia". "In particolare - si legge nella nota - occorre considerare il principio di decentramento amministrativo, sancito dall’articolo 5 della Costituzione, il diritto alla tutela giurisdizionale, garantito dall’articolo 24, e il principio del giusto processo, stabilito dall’articolo 111, che prevede un giudice terzo e imparziale".Il Consiglio Nazionale dell'Ordine manifesta preoccupazione per il riassetto territoriale delle Corti di Giustizia Tributaria di primo e secondo grado, annunciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sottolineando - con un comunicato stampa - la propria contrarietà a qualsiasi revisione che possa ostacolare la giustizia tributaria. La radicale revisione della distribuzione territoriale delle Corti, sottolinea la Categoria, potrebbe avere ripercussioni sull'accesso alla giustizia tributaria da parte dei cittadini contribuenti. Il riassetto prevedrebbe, infatti, una riduzione del numero delle sedi complessive e una soppressione delle sezioni distaccate, che potrebbero incidere sulla qualità e tempestività delle decisioni, allontanando il cittadino da un sistema giudiziario agevole. Il Consiglio ribadisce, inoltre, che "qualsiasi revisione della distribuzione delle Corti di Giustizia Tributaria deve avvenire nel pieno rispetto dei principi costituzionali, garantendo un accesso equo ed efficace alla giustizia". "In particolare - si legge nella nota - occorre considerare il principio di decentramento amministrativo, sancito dall’articolo 5 della Costituzione, il diritto alla tutela giurisdizionale, garantito dall’articolo 24, e il principio del giusto processo, stabilito dall’articolo 111, che prevede un giudice terzo e imparziale".
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